Siamo un popolo di risparmiatori e pensando al futuro ci interroghiamo spesso su quale può essere l’investimento più sicuro.
Quando pensiamo ad un investimento ci vengono in mente i Mercati Finanziari, quel luogo “astratto” in cui immaginiamo un continuo salire e scendere dei prezzi delle azioni e dei valori delle quote dei Fondi Comuni.
È soprattutto per l’eventualità che si verifichi una perdita che gli investimenti sono visti semplicemente come “rischiosi” (anche se dietro il rischio c’è sempre una opportunità).
In realtà le perdite si verificano davvero, all’improvviso e anche in maniera consistente, per via di eventi che riguardano l’economia reale e che scatenano l’emotività delle persone.
Un ultimo esempio è proprio la situazione che stiamo vivendo in queste settimane per via della Pandemia COVID-19 che sta impattando sull’Europa e sul Mondo intero.
Chi sta investendo i propri risparmi in modo non protetto, oggi sta “virtualmente” subendo una flessione di almeno -25% e dovrà attendere diversi mesi per veder risalire il loro valore.
MA GLI INVESTIMENTI NON SONO SOLO RISCHIOSI
Esistono tanti strumenti per gestire il Risparmio e tra questi ci sono anche quelli “assicurativi”, come i Fondi Pensione, le Polizze Unit Linked e i PIR.
Tra questi c’è anche quello che si può ritenere davvero l’investimento più sicuro:
La Gestione Separata.
Si tratta di un un patrimonio distinto da quello della Compagnia di Assicurazione che lo gestisce (separato, per l’appunto), così da non poter risentire delle sue eventuali perdite o addirittura di un suo fallimento (comunque improbabile).
Questo patrimonio consiste prevalentemente in Titoli Obbligazionari (stabili e sicuri), liquidità, immobilizzazioni e solo in minima parte azioni quotate.
Per via di questa sua particolare composizione, la Gestione Separata realizza stabilmente risultati positivi e regala agli investitori un rendimento praticamente certo.
Un rendimento basso, ma stabile anno; più o meno come “dormire in una botte di ferro”.
Finché le Compagnie saranno disposte a concedere ai Risparmiatori questo strumento, la Gestione Separata ancora oggi può godere di una garanzia del capitale su base annua.
Intendo dire che il rendimento non può essere negativo anche se la gestione finanziaria non ha è stata profittevole, perché le stesse Compagnie si impegnano con il loro patrimonio a garantire che il capitale non può essere inferiore rispetto all’anno precedente.
Tuttavia mantenere questo impegno contrattuale è gravoso, quindi la garanzia annuale sta velocemente scomparendo per essere impostata su base quinquennale.
Ciò significa che la Gestione Separata è l’investimento più sicuro oggi, ma i Risparmiatori che vogliono approfittarne devono farlo in fretta.
MA QUANTO RENDE UNA GESTIONE SEPARATA?
Anche se non è alto, il rendimento è maggiore di quello che garantisce il “materasso” se ci lasciamo sotto i nostri soldi; il rischio che si corre in entrambi i casi è lo stesso, eh.
Per quanto poco, rende più di un Conto Corrente e non addebita al Risparmiatore i costi fissi che invece caratterizzano anche il più economico dei C/C.
Il piccolo (ma sicuro) rendimento della Gestione Separata consente di raggiungere un altro importante obiettivo: protegge il Capitale dall’erosione dell’inflazione.
Ciò significa che a distanza di anni la crescita dei Risparmi ci consente di comprare la stessa quantità di beni che acquistavamo prima nonostante l’aumentare dei loro prezzi.
Inoltre il rendimento della Gestione Separata gode di “capitalizzazione annua”, cioè si somma al Capitale per diventare oggetto di ulteriore rendimento.
A differenza delle azioni, il cui rendimento è altalenante e “virtuale” finché non decidiamo di “fotografare” l’investimento in un determinato momento, quello della Gestione Separata invece è reale si accumula su sé stesso.
Graficamente si riassume in una linea che cresce con una leggera inclinazione costante.
Nel lungo periodo anche i piccoli risultati annuali possono dare grande soddisfazione.
QUEL CAPITALE È “PROTETTO”
C’è anche un altro motivo per cui le Assicurazioni sono davvero l’investimento più sicuro.
Non solo sicurezza contro il rischio finanziario, ma anche sotto il profilo “patrimoniale”.
Proprio per il fatto che la finalità dell’investimento in una Gestione Separata è previdenziale e non speculativa, i contributi versati sono impignorabili e non sequestrabili.
Questa previsione è sancita dall’Art. 1923 del Codice Civile.
I risparmi che impieghiamo in questo strumento con garanzia di Capitale non possono essere inserite nel fallimento, né subire azioni esecutive o cautelari.
In pratica il nostro Risparmio non può diminuire per via del rischio finanziario, né può essere intaccato da azioni di terzi. Se escludiamo questi pericoli, cos’altro c’è da temere?
PER CONCLUDERE
Quando si parla di “soldi” siamo tutti molto sensibili, soprattutto se si tratta di affidare a qualcuno la loro gestione per raggiungere un obiettivo.
Accantonare risparmi per il futuro è utile e necessario per proteggere fin da ora quello che potrà essere il tenore di vita che desidereremo mantenere.
Gli strumenti assicurativi si prestano benissimo a questo scopo ed è ancora meglio poter contare sul supporto di qualcuno che li sappia padroneggiare.
Noi di BIG Insurance Blog siamo a tua disposizione per approfondire l’argomento.
L’Autore dell’articolo è Alessio Cioeta, consulta il suo profilo professionale.
Contattalo via email scrivendo a: alessio.cioeta@biginsurance.it
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